Il dipinto proviene probabilmente dal monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena presso Porta Tufi, i cui beni sono confluiti in gran parte in quelli dei Conservatori Riuniti. Lo farebbe supporre la presenza di Santa Maria Maddalena. L’andamento mosso dei panneggi e delle figure e la tavolozza cromatica rimandano a un pittore minore senese del Settecento. La Maddalena in ginocchio sembra lontanamente ricordare, sia pure in posizione invertita, quella della pala del Beccafumi in Santo Spirito a Siena. Iscrizione in alto sul retro della cornice: “148”

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