La Vergine è raffigurata in piedi, al centro della composizione, mentre sorregge con la mano destra un libro e con la sinistra tiene il figlio per il braccio destro. Il Bambino ha lo sguardo rivolto verso la Madre e tiene un uccellino nella mano sinistra. In alto, fra le nubi, circondato da angioletti e cherubini, il Padre Eterno e la Colomba dello Spirito Santo che illumina la scena. Sulla destra, a fianco del Bambino, c’è San Giuseppe il quale ha la mano destra protesa verso il Fanciullo, mentre con la sinistra sorregge la verga fiorita. A sinistra, genuflessi, Santa Maria Maddalena con il vasetto degli ungenti, Sant’Agostino con le braccia aperte e il pastorale appoggiato sulla spalla sinistra e a destra, Santa Caterina d’Alessandria con la palma del martirio e un libro. Il dipinto proviene verosimilmente dal monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena presso Porta Tufi, successivamente conservatorio, confluito poi nei Conservatori Femminili Riuniti. Ciò è attestato dalla presenza della Maddalena e di Sant’Agostino. La caratterizzazione del luminismo e del patetismo tipici della cultura pittorica senese, rende l’opera attribuibile a Francesco Rustici. Provvisto di cornice coeva.