La croce poggia su un alto basamento in legno policromo con il fusto esagonale con nodo e decori a foglie lanceolate. Da esso si dipartono sui due lati stecche metalliche alle quali sono applicate mensole in legno dipinto che sorreggono motivi a nuvola in lamina d’argento, che a loro volta sorreggono due angeli adoranti. La croce vera e propria, in argento, ha i bracci terminanti in espansioni mistilinee con teste di cherubino sbalzate. La superficie dei bracci è percorsa da ornati vegetali, superiormente un cherubino sorregge il cartiglio con la scritta “INRI”, all’incrocio dei bracci parte la raggiera. L’iscrizione sacra “INRI” è fatta a incisione, in lettere capitali, nel cartiglio sopra Gesù. Sotto il piede dell’angelo a destra si ha una punzonatura recante “PA” e un’altra “J.V”, inoltre ad una punzonatura raffigurante la Balzana senese, a forma di scudo accartocciato sormontato da corona, troncato di bianco e di nero, nel primo caricato di una lupa con i gemelli. L’arredo di fantasiosa invenzione, con gli angeli da ricchi panneggi, sembrerebbe il frutto di un assemblaggio. Il punzone con la Balzana, con la lupa negli angeli, aiuta a collocarli dopo il 1671, probabilmente già nel Settecento. La croce potrebbe invece essere, in via del tutto ipotetica, databile al XVII secolo. L’oggetto è stato restaurato nel 2018.

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